Negli ultimi anni si sente parlare molto spesso di bioetanolo, perché rappresenta una valida alternativa ad altre forme più tradizionali di combustibili per il riscaldamento. Ma qual è il prezzo dei camini a bioetanolo?
Quali sono i criteri per l’acquisto? Come sceglierli? Queste sono solamente alcune delle domande a cui forniremo una risposta in questo articolo.
Quanto costa un camino a bioetanolo?
Per un camino a bioetanolo di buona qualità, che sia made in Italy (quindi realizzato e, soprattutto, verniciato con cura) ma non troppo ricercato nelle linee e di dimensioni ridotte, indicativamente i prezzi partono da circa 800 euro per un bruciatore di 40 cm, e raggiungono i 2000 euro per modelli più ampi di 120 cm.
Se si desidera un camino completo il costo iniziale è di circa 1300 euro per una dimensione di 60 cm, arrivando fino a 2600 euro per un imponente modello da 140 cm.
Stabilire in maniera universale un prezzo dei camini a bioetanolo non è possibile, perché l’offerta sul mercato è decisamente variegata e le variabili in gioco sono moltissime: potenza, materiali utilizzati, accessori, ed altre ancora.
Se anziché optare per il camino a bioetanolo da incasso, quindi con il costo dell’opera artigianale, si desidera un biocamino da tavolo o da fissare sul muro, il prezzo indicativo parte da 900 euro per il primo e circa 1500 euro per il secondo. In merito al prezzo massimo, invece, non è possibile stabilirlo.
Un ottimo camino di grandi dimensioni, come quelli lunghissimi e scenografici incassati, può tranquillamente arrivare a costare attorno ai 3.000 euro. In questo caso a determinare il prezzo è il numero di bruciatori installati, e la possibilità dell’accensione automatica potrebbe elevare ancora di più il conto.
Anche l‘estetica del camino incide moltissimo sul costo finale. Anzi, in alcuni casi è proprio il design uno di quei fattori che può far variare moltissimo il prezzo. Nonostante questo possiamo stabilire delle soglie minime, sotto cui è preferibile non scendere durante l’acquisto, per evitare di ritrovarsi tra le mani un oggetto non conforme alle normative, o comunque privo di certificazioni, o peggio ancora costruito con materiali scadenti.
Costi dei camini a bioetanolo legati alla manutenzione
Come anticipato, negli ultimi anni si parla sempre più spesso di bioetanolo. I motivi di questa crescente popolarità sono piuttosto facili da comprendere. Parliamo di una forma di riscaldamento ecologica, perché il combustibile è di origine naturale e produce una combustione praticamente inodore.
Uno dei vantaggi oggettivi di un camino a bioetanolo è rappresentato dal fatto che non vi è alcun costo di manutenzione, dal momento che dalla combustione non è prodotto alcun tipo di residuo come la cenere.
In seconda battuta, un altro grande vantaggio è che l’installazione è piuttosto semplice, dal momento che si tratta di camini senza canna fumaria.
Quanto costa il bioetanolo?
Per comprendere meglio quanto consuma un camino a bioetanolo dobbiamo fare alcune precisazioni. I consumi dipendono dal modello di camino, dalla potenza della fiamma, che ricordiamo in alcune tipologie essere regolabile e dalla capacità del bruciatore.
Considerando un funzionamento del biocamino medio di 3 o 4 ore al giorno, verranno consumati approssimativamente 2 litri di combustibile (in un caminetto di medie dimensioni).
Uno dei grandi vantaggi dei camini a bioetanolo, è che sono in grado di generare calore molto velocemente, e il rendimento del combustibile è al 100%. Questo perché i camini non prevedono la presenza di una canna fumaria, dunque tutto il calore prodotto servirà a riscaldare l’ambiente e non verrà parzialmente disperso nella canna fumaria stessa, come invece accade per i camini tradizionali.
In Italia il costo di un litro di bioetanolo è compreso tra i 3,00 euro e i 4,80 euro al litro. La variazione del costo è legata al tipo di qualità di bioetanolo che si sceglie. Un combustibile di buona qualità non crea odori sgradevoli, brucia senza che si vengano a creare scintille e non lascia residui.
La quantità di carburante comprato è una cosa che influisce sul costo. Meglio acquistarlo all’ingrosso e ottenere uno sconto sulla quantità, piuttosto che acquistarne meno con una spesa più alta. Si possono trovare ottime offerte anche online.
Il consumo orario del combustibile varia a seconda del modello del camino scelto e dalla potenza della fiamma, regolabile nella maggior parte dei camini. Le stufe più potenti consumeranno di più. Un buon bioentanolo brucia producendo calore in modo costante e 1 litro di prodotto può bruciare fino a 8 ore.
Prezzi per l’installazione dei camini a bioetanolo
L’installazione di un camino a bioetanolo è piuttosto semplice, anche perché come detto non è prevista la costruzione di una canna fumaria dove non presente. Ovviamente per i camini da incasso è necessario ricavare la sede necessaria nel muro, prestando attenzione alla presenza di tubature del gas o linee elettriche in prossimità del camino stesso.
Il costo della manodopera quindi, dipende molto dalle tariffe del professionista e chiaramente anche dalle dimensioni del camino, quindi dall’importanza dello scasso nel muro. Nel caso in cui la scelta ricadesse sui camini a bioetanolo da parete invece, il costo dell’installazione è irrisorio, perché in questo caso si tratta di un’operazione che con un minimo di manualità, può essere svolta anche in totale autonomia.
Ad ogni modo, quella dell’installazione è, insieme al costo di acquisto del camino e quello del combustibile, l’unica spesa da affrontare. Come detto infatti, per i camini a bioetanolo non è prevista alcuna manutenzione.
Questo però non significa non si debbano seguire alcune raccomandazioni pratiche, molte delle quali gravitano attorno al fattore sicurezza. Innanzitutto è opportuno mantenere la giusta distanza dai materiali infiammabili, come tra l’altro avviene con un qualsiasi camino con fiamma vera, come quelli a legna.
In seconda battuta è necessario non esporre il camino ad eventuali correnti d’aria. Il motivo è facilmente intuibile: comprometterebbero l’efficienza energetica del camino stesso. Senza dimenticare che è opportuno anche non lasciare incustodita per troppo tempo la fiamma.
Un’ultima raccomandazione riguarda il luogo dove viene riposto il combustibile. In questo spazio dedicato non ci devono essere fiamme libere e se in casa sono presenti dei bambini, è preferibile chiudere a chiave il locale.
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